Una Iena che non sa ridere: ecco perché Filippo Roma è passato alle vie legali
I fatti risalgono a qualche mese fa quando Filippo Roma aveva realizzato per “Le Iene” un servizio sull’occupazione di CasaPound dell’ edificio in via Napoleone III a Roma. Secondo gli esponenti di CasaPound intervistati il servizio era stato poi mandato in onda con un montaggio che tagliava molte delle risposte date a Filippo Roma.
Il motivo della denuncia di Filippo Roma
Il 28 febbraio scorso quando Luca Marsella aveva incontrato casualmente Filippo Roma ad Ostia nei dintorni del Pontile, in modo ironico aveva provato ad invertire i ruoli, improvvisandosi “Iena”. E aveva incalzato Filippo Roma chiedendogli come mai non si fosse interessato all’ex colonia Vittorio Emanuele, occupata a suo dire da centinaia di immigrati da tanti anni e le cui utenze, sempre secondo Marsella, sono pagate dal Comune di Roma, invece di occuparsi delle 18 famiglie che occupano lo stabile di via Napoleone III. Accusando poi l’inviato de “Le Iene” di fare servizi contro CasaPound perché pagato da Berlusconi, per mettere in difficoltà Salvini. Sentendosi infastidito dall’atteggiamento del consigliere municipale e offeso sul piano professionale nel corso del filmato Filippo Roma aveva detto a Marsella che se non avesse dimostrato che la sua affermazione era vera, lo avrebbe denunciato per diffamazione. E così è stato.
Le parole di Luca Marsella
La reazione di Luca Marsella non si è fatta attendere. L’esponente di CasaPound riferendosi a Filippo Roma ha dichiarato che “aveva minacciato di denunciarmi per diffamazione e l’ha fatto. Evidentemente ho colto nel segno e la figuraccia fatta non gli è andata giù. Fatto sta che Le Iene, se fai la Iena con loro, non ci stanno e ricorrono a querele e denunce”.