“I colori dei Romani”: alla centrale Montemartini i mosaici dell’antica Roma

“I colori dei Romani”: alla centrale Montemartini i mosaici dell’antica Roma

I colori dei Romani dalle collezioni capitoline: Centrale Montemartini – Via Ostiense 106, fino al 15 settembre.

Finalmente hanno riaperto i Musei, tra questi la magnifica Centrale Montemartini, che con la sua inusuale cornice ospita un’ampia selezione di mosaici dell’antica Roma dalle collezioni capitoline, illustrandone i contesti originali di rinvenimento; una mostra promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Uno spaccato della società romana dal I secolo a.C. al IV d.C., rappresentata non solo da questi splendidi mosaici, ma anche dagli affreschi e dalle sculture che con essi costituivano l’arredo degli edifici nei quali erano collocati. Il tutto spiegato con foto d’archivio, acquarelli e disegni che nel tempo li hanno voluti raffigurare e che testimoniano il cambiamento subito dalla cornice storica nella quale sono stati rinvenuti, sia da un punto di vista edilizio, sia urbanistico, che ha caratterizzato la città di Roma nei secoli.

Il percorso alla scoperta dei mosaici dell’antica Roma

Quattro le sezioni tematiche attraverso le quali si articola il percorso in ordine cronologico.

  • La prima sezione riguarda l’arte del mosaico presso i romani, la storia e la tecnica, dai pavimenti alle pareti, spiegandone nel dettaglio i materiali, colori, motivi decorativi e evoluzione stilistica.
  • Vivere e abitare a Roma tra la fine dell’età repubblicana e l’età tardo-antica: le dimore di lusso e i contesti domestici, è il tema della seconda sezione. Leitmotiv il colore verde, simbolo delle dimore di lusso di alcuni settori della città a partire dall’età repubblicana. Un esempio ne è il grande mosaico policromo a cassettoni ritrovato nei pressi della Villa Casali al Celio o la sezione del mosaico parietale con la scena della partenza della navi dal porto proveniente dalla domus di Claudius Claudianus che sorgeva sul Quirinale, chiara rappresentazione del prestigio sociale, del gusto abitativo e dell’esigenza di autorappresentazione del proprietario.
  • Nella sezione terza, troviamo gli spazi del sacro: la basilica Hilariana, quale sede del collegio dei sacerdoti addetti al culto di Cibele e Attis, un esempio emblematico di come gli elementi di arredo concorrono alla narrazione del contesto. I primi ritrovamenti in questo sito risalgono al 1889-90, durante gli scavi per la costruzione dell’ospedale militare del Celio. In questo caso le tavole acquarellate ritraggono proprio il benefattore che finanziò la costruzione della basilica che da lui prese il nome: il ricco mercante Manius Poblicius Hilarus.
  • L’ultima sezione, la quarta, è dedicata ai mosaici degli edifici funerari nelle necropoli del suburbio di Roma, nei loro motivi ornamentali e mitologici volti a esaltare le qualità del defunto. Tra questi sommi esemplari, appartenenti a contesti funerari delle aree suburbane della città, tra il II e il III secolo d.C., spicca un mosaico facente parte del pavimento di una tomba situata sulla via Appia, di forma esagonale e dai colori vivaci che raffigura un pavone, uccello sacro a Dioniso, che perde la coda ogni anno per rimetterla in primavera: un chiaro messaggio di rigenerazione della Vita oltre la morte.

Come visitare la mostra I colori dei Romani

Orari: da martedì a domenica dalle 09.00 alle 19.00, ingresso fino a mezz’ora prima della chiusura.

Biglietti: intero 10,00€, ridotto 9,00; 1,00 euro in meno per i residenti. Gratuito per le categorie previste e possessori di MIC Card, per i dettagli consultare il sito. Si consiglia acquisto preventivo on line: intero 17,00€ ridotto 15,00€, sempre 1,00 euro in meno per i residenti.

Informazioni: www.centralemontemartini.org e tel.: 060608