Carta d’Identità. L’incubo del rinnovo

Carta d’Identità. L’incubo del rinnovo

Due residenti ci raccontano l’epopea presso l’anagrafe di piazza Capelvenere

Come funziona il rinnovo della Carta d’Identità

Se si è fortunati succede ogni dieci anni, tempo sufficiente per dimenticarsi della tragedia burocratica e vivere felici; se si è sfortunati anche meno. In un caso o nell’altro, bisogna comunque ripetere tutto daccapo. Si tratta del rinnovo della carta d’identità, protagonista di una procedura che a primo impatto risulta semplice, efficace e immediata e che invece subito dopo si rivela complicata, stressante e soprattutto lenta. Estremamente, anzi, assurdamente.
La procedura è la seguente: in caso di scadenza, smarrimento o furto, la Carta d’Identità va rinnovata obbligatoriamente e, a detta dell’ufficio anagrafe di Acilia con sede a Piazza Capelvenere, essa non può essere sostituita in forma cartacea (il classico documento in carta a libretto posseduto dalla maggior parte degli italiani), ma in forma cosiddetta elettronica, a meno che non si possegga alcun documento identificativo (come una patente) o un biglietto di viaggio con destinazione estera pagato che testimoni l’urgenza di un immediato rinnovo; il quale a questo punto può avvenire in maniera tempestiva solo in forma cartacea.

La lentezza del digitale

Ma ormai possiamo urlarlo ai quattro venti: dite addio al cartaceo e date il benvenuto alla nuova Carta d’Identità elettronica: piccola, comoda, plastificata e inseribile senza alcun problema nei portafogli degli italiani. Il costo del rinnovo è intorno ai 21 euro, contrariamente a quella cartacea che costava molto meno, e per ottenerla “obbligatoriamente” il Comune di Roma mette alla prova i suoi cittadini con il nuovo sistema che gestisce le prenotazioni per il rinnovo.
Sito azzurro, tricolore italiano, apparente post-contemporaneità che in un attimo rivela tutta la sua fallacia: una volta registratisi nel sito e inserito il Municipio di appartenenza, il cittadino intento a prendere un appuntamento per il rinnovo si accorge quasi senza fiato che la prima data disponibile è dopo 5 mesi. Così è successo a L.F., residente ad Acilia che, neanche fosse una medaglia olimpica, ha ottenuto la sua Carta di Identità elettronica dopo sei mesi di attesa: “La mia Carta non era scaduta, l’avevo smarrita, così sono subito andata alla Caserma dei Carabinieri [di via di Saponara, ndr] per la denuncia. Attraverso la denuncia sono andata all’Anagrafe di Acilia per il rinnovo, ma gli operatori mi hanno detto che avrei dovuto iscrivermi sul sito indicato su una striscia di carta da loro stampata e avviare la procedura per l’appuntamento”.

La rabbia e la rassegnazione

L.F. non aveva diritto al rinnovo immediato in forma cartacea perché aveva sia la denuncia di smarrimento sia la patente, quindi perfettamente identificabile secondo gli uffici dell’Anagrafe. “Il punto è che quando sono tornata a casa per prendere l’appuntamento tramite la pagina che mi hanno indicato” prosegue L.F. “il primo posto disponibile era sei mesi dopo e oggi sono qui dopo sei mesi finalmente con la mia nuova Carta d’Identità in mano”. Quando le chiedo a cosa ha dovuto rinunciare in questi sei mesi a causa dell’assenza di un documento del genere lei mi ha risposto: “innanzitutto ai viaggi: avevo in programma un weekend all’estero ma per poter prenotare i biglietti avrei avuto bisogno di un documento valido per l’espatrio che non avevo più perché smarrito e ho avuto paura ad utilizzare i codici sostitutivi inseriti nella denuncia perché temevo di pagare e non poter partire. E poi oggi ho rinunciato a mezza giornata di permesso a lavoro perché gli uffici dell’Anagrafe di Acilia aprono dal lunedì al venerdì, mai nei weekend. Quindi un giorno sprecato”. L.F. ha ottenuto la sua tessera elettronica dopo sei mesi e due ore di fila a Piazza Capelvenere, dopo aver rinunciato ai suoi progetti personali e preso un permesso lavorativo. Alla fine della giornata è contenta, sente di avere per davvero una nuova identità, più pulita, più ordinata, meno sgualcita. Ma la rabbia le è rimasta, soprattutto quando ha notato all’interno della struttura che solo tre operatori si dedicavano ai rinnovi e che c’erano molte prenotazioni nello stesso orario, “come se avessero dato l’appuntamento a tre persone nello stesso orario invece che solo ad una, poi certo che esco da qui dopo due ore!”.

Un signore in attesa, R.V., non si trova in una situazione diversa: racconta che prima di cedere di fronte all’attesa prevista dall’apposito sito del Ministero dell’Interno per ottenere la carta di identità elettronica –di circa cinque mesi- ha tentato di accedere agli appuntamenti mediante altri municipi. La cosa è possibile, si può prenotare il rinnovo anche in altri Municipi di Roma, ma non in tutti. E la cosa non sempre conviene perché le liste di attesa possono essere anche più lunghe che nel proprio Municipio. Gli era arrivata voce che si poteva avere la C.d.I. in maniera immediata solo in un caso: “attraverso il municipio XII, vicino alla Biblioteca Marconi. Sono dovuto arrivare fino a lì, ma sul cartello c’era scritto che si potevano fare rinnovi solo con biglietti di viaggio per l’estero già pagati o solo se si era senza patente o denunce, così sono dovuto tornare indietro”. Un’informazione sbagliata ovviamente, come tante altre che alimentano la confusione degli utenti.

L’aria che si respira all’ufficio di Piazza Capelvenere non è di rabbia o rassegnazione, ma di pura soddisfazione. Dopo tanto fare e attendere, alla fine ognuno esce con la sua medaglia elettronica. D’altronde la rabbia si prova all’inizio, ci si chiede come sia possibile, se c’erano modi alternativi per aggirare il problema. Ma poi si passa alla rassegnazione e il giorno del rinnovo si è solo felici di levarsi questo peso di dosso.

Come fare per richiedere la carta di identità elettronica

I disagi sono dovuti a un cambio di sistema che sta smantellando quello precedente. Se prima per rinnovare o richiedere una carta di identità cartacea bastava recarsi presso gli uffici competenti del proprio Municipio di residenza, oggi la gestione è passata in mano al Ministero dell’Interno che rende possibile la prenotazione della carta di identità elettronica tramite il sito agendacie. Si può prenotare un appuntamento presso uno qualsiasi dei municipi che già sono abilitati a rilasciare il documento elettronico (non tutti, ecco perché si procede con rilento), si può scegliere l’appuntamento vicino casa o il primo disponibile in ordine di tempo. Come in passato bisognerà munirsi di fototessera, la novità è che per ottenere il documento è necessaria la rilevazione delle impronte digitali.