Alla Lipu di Ostia si parlerà del Contratto di Fiume

Alla Lipu di Ostia si parlerà del Contratto di Fiume

Venerdì 14 giugno appuntamento al Centro Habitat Mediterrano Lipu di Ostia

Appuntamento venerdì 14 giugno alle ore 17.00, presso il Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia in via dell’Idroscalo, durante il quale si parlerà del “Contratto di Fiume Tevere da Castel Giubileo alla Foce”. Il Contratto di Fiume rappresenta un importante strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo così allo sviluppo locale. Il Contratto di Fiume è coerente con le previsioni di programmi e piani che già esistono nel bacino idrografico di riferimento, in questo caso il Tevere, e può contribuire ad integrare e orientare in maniera diversa la pianificazione locale e migliorare i contenuti degli strumenti di pianificazione, in conformità sempre alle normative ambientali redatte dall’Unione Europea.

Durante l’appuntamento di venerdì sarà data parola ad associazioni, comitati ed a soggetti interessati a vario titolo alle problematiche relative al Tevere che attraversa il X Municipio per molti chilometri. Nel presentare l’evento, il presidente della Commissione ambiente, territorio e sicurezza, Francesco Vitolo, in un video ha sottolineato scherzosamente l’importanza del Tevere con l’invito “ma insomma sto fiume ce serve o nun ce serve? Perchè se ce serve parlamone”.

Martedì 11 giugno scorso, intanto, in un’operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Roma ed il Comune di Fiumicino, è stato rimosso il relitto di una barca di circa 18 metri dal Tevere, nel Comune di Fiumicino. L’operazione, per permettere una migliore navigabilità ed un migliore deflusso dell’acqua del fiume, fa parte di una serie di interventi che stanno avvenendo anche nel Comune di Roma. Le spese per la rimozione dei relitti saranno addebitate ai relativi proprietari e laddove non si riuscirà ad individuare il proprietario, i relitti saranno rimossi grazie a fondi stanziati dalla Regione Lazio.