La politica riparte… ma le incertezze aumentano

La politica riparte… ma le incertezze aumentano

La ripartenza commentata da Pietro Malara, capogruppo Fratelli d’Italia in X Municipio

Bentrovati, dopo un periodo che sicuramente ha segnato le vite di tutti noi, modificando abitudini e costumi, ha cambiato anche qualcosa di intimo in ognuno di noi. Speriamo, come tutti, che a breve si riesca ad avere delle certezze che consentano a tutti di vivere più serenamente. In tutto questo, e forse ancora più del solito, purtroppo abbiamo dovuto constatare che le carenze dell’Amministrazione si sono evidenziate, invece di ridursi. L’unica differenza è che, almeno nella fase iniziale della ripartenza, si è cercato di addebitarle alla pandemia. In pratica si è passati dall’espressione: “è colpa di quelli di prima” a quella: “è colpa del virus”, anche quando le mancanze erano palesemente dovute ad altro.

La gestione della stagione balneare

La stagione balneare è partita male e a rilento, con una ordinanza del Sindaco che è arrivata la sera prima dell’apertura, creando ulteriori disagi a chi con il mare ci lavora e a chi, dopo la quarantena, nel mare vedeva finalmente la boccata d’aria tanto desiderata. Alla fine, come sempre, dopo il primo spot, spiagge libere abbandonate a loro stesse, senza contingentamento se non con paline e App. App, tra l’altro, di cui in Commissione Controllo approfondiremo costi e scelte visto che è stata preferita ad una che veniva offerta gratuitamente.

Sempre per le spiagge, che specie nella parte di Ponente sono trascurate e senza alcun tipo di servizio, l’Amministrazione a Cinque Stelle ha sbandierato l’arrivo di chioschi grazie a un bando ideato ad hoc. Bando che, come sempre, è arrivato senza alcuna condivisione con l’opposizione. Bando che doveva essere per i giovani ma che premiava, con i punteggi assegnati, chi lavorava nel settore da almeno 10 anni. Bando che, come spesso accade ai Cinque Stelle, è stato annullato per delle anomalie amministrative. Risultato? A pagare sono sempre i cittadini che rimangono senza servizi!

Pista ciclabile: era davvero una priorità?

La ciliegina sulla torta, in questa stagione balneare dopo la “quarantena”, sono le priorità: in un territorio in cui davvero mancano le cose basilari, la priorità è stata, nonostante la contrarietà di cittadini e commercianti, la pista ciclabile e la pedonalizzazione del lungomare. Per fortuna, nonostante sembrasse una cosa essenziale, probabilmente rendendosi conto che sarebbe scattata una vera e propria rivolta popolare, la pedonalizzazione è stata rinviata a data da destinarsi. La pista ciclabile, tra mille polemiche, è stata invece realizzata. La pista avrebbe avuto senso se fosse stata realizzata con tutti i criteri di valutazione, ma invece sembra il solito “capriccio” a Cinque Stelle: commercianti e balneari contrari, perché la pista elimina posti auto preziosissimi per chi vuole venire a fruire delle attività commerciali e balneari del lungomare; linee Atac del lungomare soppresse; impossibilità a far passare i mezzi di soccorso (costretti, spesso, ad utilizzare marciapiede e pista ciclabile); impossibilità di ritirare la spazzatura dagli stabilimenti senza creare disagio al traffico; parcheggi per disabili realizzati senza spazi di rispetto e pertanto pericolosi per l’incolumità del disabile, costretto a scendere in mezzo alla carreggiata; caditoie chiuse che creano allagamenti. E se questo non bastasse, assenza del parere del Dipartimento di Roma Capitale e della Polizia Locale per la viabilità.

Della pista ciclabile di Ostia, sono certo, se ne sentirà ancora parlare, magari in altre sedi, più appropriate di un’Aula Consiliare.