Karate: Luca Leoni terzo alle Otto Nazioni

Karate: Luca Leoni terzo alle Otto Nazioni

Il karateka sedicenne di Acilia sorprende l’Europa e si posiziona terzo sul podio delle Otto Nazioni

Luca Leoni è una promessa e anche una speranza. E sicuramente un grande esempio. È saltato ai nostri occhi per essere stato da poco convocato dalla FIAM – Federazione Italiana Arti Marziali – per la Gara delle 8 Nazioni in Irlanda del Nord. È proprio qui che nella disciplina del Karate ha dimostrato tutta la sua bravura e tutto il suo impegno guadagnandosi un prestigiosissimo terzo posto, lottando contro le nazioni più forti: Italia, Irlanda, Irlanda del Nord, Inghilterra, Scozia, Galles, Romania, Lettonia.
Luca, già campione regionale quest’anno, con i suoi sedici anni sbalordisce il pubblico e il quartiere: la mamma ci tiene a sottolineare che il suo ragazzo è molto umile e non ama le esagerazioni nei suoi confronti, ma la classifica parla chiaro e la modestia è ben apprezzata.

In questa intervista vi presentiamo quindi Luca, uno dei campioni sportivi del X Municipio.

Il suo allenatore, Manuele Iacobucci, lo segue da quattro anni e si ritiene felice e soddisfatto del piccolo atleta che sta formando da anni. Gli allenamenti si svolgono rigorosamente quattro volte a settimana presso la scuola di karate Yoshokan, all’interno del centro sportivo Eschilo all’Axa, anche se il venerdì non mancano le “trasferte” nel polo di Ostia, dove prosegue il training concludendo di fatto la settimana sportiva. Ma è proprio alla Yoshokan che è nata la storia d’amore tra Luca e lo sport: “è successo a sei anni, quando andavo in prima elementare… il vicino di casa faceva karate e mi ha proposto di provare questo sport con lui alle Cupole, ci sono andato, mi sono iscritto e non ho più abbandonato”.

Riesci a bilanciare scuola e allenamenti? Quali sono i vantaggi e i sacrifici?
“Allenarsi tre quattro volte a settimana leva tempo allo studio, ma a scuola vado bene, non ho problemi con i voti. Direi che i sacrifici sono parecchi, perché praticamente vivo solo di karate, ma il vantaggio più grande è che mi piace, tutto qua.”

Chi ti ha accompagnato verso questo traguardo?
“Il mio allenatore non c’era, è rimasto a Roma con gli altri, ma con me è venuto il coach Augusto Sambucioni. Ne approfitto per ringraziare Massimo De Luigi, il Presidente della FIAM… è lui che mi ha convocato”.

Una volta tornato a Roma dall’Irlanda come ha reagito il tuo allenatore che ti aspettava al Centro Eschilo?
“Lo devo ancora vedere [ride, ndr], ma sicuramente sarà soddisfatto, per telefono sembrava felice e mi ha detto che ora è il momento di puntare ad altri obiettivi”.

Ad esempio?
“Be’ c’è la Coppa Italia ad aprile che è un requisito per la selezione della Coppa Europa… speriamo di arrivare fin lì”.

L’umiltà che trasuda dalle parole di Luca è la stessa che descrive la madre, la quale si raccomanda di non esagerare in proiezioni future riguardo il suo talento sportivo, non per scaramanzia ma per proteggere una assai rara modestia. Nonostante gli infortuni, il ragazzo persevera negli allenamenti e vive la vita giorno per giorno, ponendosi obiettivi sportivi di breve termine ma ancora senza mai trasformarli in progetti. Lo sport ossigena il cervello e aiuta la socialità, per questo Luca Leoni non solo è una promessa, ma anche una speranza e soprattutto un grande esempio.