Recuperato “I tre pugnali”, opera di Pietro Mormino, il giallista “americano” italiano al cento per cento
Pietro Mormino è un giallista italiano il cui nome dice poco e niente alla maggior parte dei lettori, tranne a un manipolo di appassionati del genere e collezionisti. Tralasciando le scarse note biografiche facilmente reperibili sul web (fu fascista della prima ora, partigiano dopo l’8 settembre viene catturato dai soldati nazisti durante un rastrellamento e fucilato), uno dei motivi che ha portato all’inabissamento delle sue opere è stata l’irreperibilità. Simone Berni, cacciatore di libri indomito, ha scovato una delle poche copie esistenti in Italia de I TRE PUGNALI edito da Sonzogno nel 1939 e lo ripropone per le edizioni SO in una edizione filologicamente accurata. Un recupero editoriale da festeggiare con una standing ovation.
Di cosa parla “I tre pugnali”
L’ambientazione del romanzo è la Roma degli Anni trenta, dei tram e del cinesonoro, della Gelateria Fassi e dei portieri degli stabili “spioni” dei funzionari di polizia. La trama è costretta nella descrizione di un mondo dove esiste solo il Bene e il Male, senza sfumature. Anche se i gerarchi del Regime sono puttanieri, ladri e assassini non se ne può parlare oppure bisogna farlo con estrema attenzione per non incorrere nelle ire della censura.
Nonostante ciò Mormino costruisce una trama solida e degna della migliore tradizione dei gialli, rispettando tutte le regole del gioco: il lettore ha davanti i tasselli per risolvere il rompicapo ma il finale è tutt’altro che intuibile. Leggendo il libro basta chiudere gli occhi per avere la dimensione esatta di come fosse la vita di una coppia come Fausto e Diana.
Il volume è acquistabile esclusivamente sulla piattaforma Amazon, una edizione concept book è stata tirata in dieci esemplari: reca tre pugnali che trapassano il volume sulla copertina senza impedire la lettura. I libri trionfano anche sul crimine.
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