Conte: tutta l’Italia è zona protetta

Conte: tutta l’Italia è zona protetta

Emergenza Coronavirus: dobbiamo cambiare le nostre abitudini a partire da oggi

Tutta Italia è zona rossa. In vigore da questa mattina le nuove disposizioni governative che estendono a tutta la penisola le misure restrittive già adottate al nord, prima nelle aree e poi nelle regioni dove si è registrato il maggior numero di contagi da Covid-19.  Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, si è presenato ieri da solo in conferenza stampa ed ha annunciato le nuove norme a cui tutti, a partire da oggi, dovremo adattarci per contenere la diffusione del Coronavirus.

Le nostre abitudini devono essere cambiate

L’appello alla responsabilità dei giorni scorsi è stato purtroppo vano per un numero di persone troppo elevato. Abbiamo visto foto e video di individui che in barba ad ogni precauzione non hanno rinunciato ad aperitivi, movida, uscite di gruppo. C’è anche chi ha provato a lasciare il Paese e chi è riuscito ad uscire dalla zona rossa ed ha intelligentemente postato sui social la sua impresa. Comportamenti questi che mettono a rischio non solo la salute personale, ma anche quella collettiva. Queste quindi le motivazioni che hanno spinto le istituzioni ad adottare misure drastiche e prevedere sanzioni e ammende per coloro che sgarrano.

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute – ha spiegato il premier Conte -. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”.

#iorestoacasa

L’hashtag già virale sul web riassume in tre parole il contenuto del nuovo Dpcm firmato da Conte. Si tratta infatti di un provvedimento che, come ha sottolineato lo stesso Premier, possiamo sintetizzare con l’espressione “io resto a casa”. Iniziativa che ha il paluso di tutte le Regioni e anche del Quirinale.

Gli spostamenti sono permssi solo per lavoro, necessità o salute. Si può quindi uscire per fare la spesa, andare in farmacia o al lavoro. Chi si allontana da casa dovrà però essere in possesso di un’autocertificazione in cui sia specificato il motivo dello spostamento. Deve quindi compilare un modulo apposito scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno a questa pagina.

Vietati gli assembramenti. Bar e ristoranti dovranno chiudere tutti dalle 18 alle 6. Il trasporto pubblico continuerà ad essere garantito per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare.

Stop a manifestazioni sportive, scuole chiuse fino al 3 aprile, poi si vedrà

Sul regolare svolgimento dell’anno scolastico avremo maggiori informazioni in merito. Da più parti è stata vanzata la proposta di prolungare le lezioni a giugno, forse additittura ai primi di luglio, ma tale ipotesi non incontra il parere di tutti. Dal Governo, per ora nulla di confermato in merito. Intanto alcuni isituti si sono attrezzati con  lezioni virtuali e in molte scuole è già stata avviata la sanificazione dei locali.

Stop dello sport: si fermano tutte le manifestazioni sportive, campionato di calcio compreso. Chiuse palestre e piscine.

Continua a crescere il numero dei contagi

I dati diffusi ieri  dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile indicano che sono 7.985 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.598 persone rispetto al giorno precedente. Le persone guarite sono 724, 102 in più del giorno prima.

Sono invece 463 i morti legati al coronavirus in Italia. I malati ricoverati in terapia intensiva sono 733. Di questi 440 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 41 casi. Sono invece 4.316 i malati con sintomi ricoverati e 2.936 quelli in isolamento domiciliare.