Consigli di stile: l’orologio automatico

Consigli di stile: l’orologio automatico

Appassionati di orologi? Ancora fedeli a lancette e modelli classici analogici? Vi illustriamo tutti i vantaggi degli orologi automatici

Chi è un appassionato si fa prendere la mano e negli anni magari ne compra più di uno, ma che stress dover star dietro ad ognuno e cambiare la batteria a tutti. Esiste un modo per sfuggire a tale obbligo? Certo che sì, vi spieghiamo come!

Ognuno di noi sceglie di esprimere la propria personalità attraverso qualcosa. Il taglio o il colore dei capelli, un fisico più o meno allenato, vestiti più classici o più sportivi, più moderni o più vintage, più visti più ricercati. Molti scelgono come accessorio della loro personalità l’orologio. Chi preferisce portarlo a destra e chi invece a sinistra come da tradizione.

Gli amanti dell’orologio, non possono farne a meno, e spesso lo abbinano come un vero e proprio capo di abbigliamento. Cinturino in pelle per situazioni più eleganti, in gomma o acciaio per quelle più sportive. Chi ama gli orologi, tendenzialmente non si limiterà all’acquisto di uno solo, ma col tempo ne acquisterà diversi.

Un maglione però si lava e si stira e si può usare ad oltranza. Un orologio no. Infatti a suo svantaggio vi è il fattore manutenzione, che, a seconda dei materiali usati, può essere notevole, minima o nulla, e il dover cambiare la batteria. Cosa che si può dimenticare o non avere il tempo di fare, ecco che nasce quindi la curiosità e la necessità di acquistare un orologio automatico.

Gli orologi automatici hanno la magnifica caratteristica di ricaricarsi sfruttando un rotore posto all’interno della cassa. Tale rotore viene azionato dal movimento del polso di chi lo indossa. Non serve effettuare specifici movimenti, il semplice indossarlo nella vita quotidiana, basta a ricaricarlo. Ciò significa che le azioni legate al cambio della batteria, non sono più necessarie. Questo ha due benefici ed uno svantaggio.

Gli aspetti positivi riguardano in primo luogo il non dover cambiare la batteria; si elimina così una spesa periodica ed una perdita di tempo legata al recarsi presso un addetto. In secondo luogo non serve aprire la cassa, poiché potenzialmente un orologio automatico è un oggetto che una volta creato, potrebbe durare per sempre nel tempo solo indossandolo. L’aspetto negativo è legato al fatto che non indossandolo a lungo, questo si scarica e perde da minuti a giorni, ma per rimetterlo in ordine basta sistemare data e ora tramite la corona.

Come è nato l’orologio automatico

Per quanto riguarda la paternità dell’invenzione del modello automatico, ancora oggi esiste un alone di mistero attorno ad essa. Non vi sono documenti certi che l’attribuiscano ad una casa piuttosto che un’altra, ma alcuni frammenti di storia che farebbero presumere che i due nomi dietro tale prototipo, siano Abraham-Louis Perrelet e Abraham-Louis Breguet, entrambi orologiai ed inventori svizzeri, intorno al 1776 circa.

In realtà essi avevano solo lavorato su un progetto di Joseph Tlustos; questi però sfruttava il moto perpetuo ed un orologio con tale meccanismo era di conseguenza impossibile da realizzare, loro affinarono la tecnica utilizzando la ricarica-laterale prima e lo scappamento a verga e bariletti remontoir dopo. Praticamente in parallelo, Hubert Sarton, tedesco, disegnò il movimento con rotore ed entro la fine del 1779, in soli 7 anni, tutti e 5 i meccanismi oggi conosciuti, erano stati costruiti.

Data l’epoca tuttavia si persero nomi, tecniche e prototipi inventati; inoltre i primi erano costosissimi e non sempre ben funzionanti. La diffusione ed il primo modello pratico ed utilizzabile, si devono a John Harwood orologiaio stavolta inglese, che nel 1923 circa lanciò un orologio automatico, da polso (i precedenti erano da taschino). Tuttavia ancora una volta le tempistiche non giovarono alla sua diffusione. La crisi del 1929, una scarsa conoscenza in ambito pubblicitario ed imprenditoriale dello stesso Harwood, ancora poca affidabilità e manutenzione. Tuttavia negli anni le tecniche si sono modernizzate sempre più, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Oggi quella dell’orologio automatico è una scelta di stile

Ad oggi la scelta dell’automatico è una scelta vincente per chi necessita di un oggetto affidabile senza volergli dedicare troppa attenzione. Questi orologi hanno il pregio di essere meno predisposti ai danni derivanti dalla polvere e umidità ed essere dotati di una precisione maggiore. Attualmente tra i più popolari si ricordano i Miyota, gli ETA ed i Seiko. I prezzi variano, dai 100 euro per i più abbordabili, in su. Il tempo di ricarica dipende da diversi fattori: dal modello più o meno performante, dalle nostri abitudini e dai nostri movimenti che vanno ad incidere sulla prestazione dell’oggetto. Solitamente si tratta di almeno 10 ore di standby.

Esistono inoltre da qualche anno, dei per così dire caricabatterie. Si tratta di porta orologi oscillanti, a partire dai 30 euro, che simulano il movimento del polso, ricaricando l’orologio mentre il proprietario dorme o ne indossa un altro. Geniale no?