Associazioni del X Municipio: una lettera appello al Ministro della Cultura

Associazioni del X Municipio: una lettera appello al Ministro della Cultura

Agire subito per tutelare il mondo della Cultura del X Municipio di Roma

Riceviamo e pubblichiamo il testo di una lettera inviata dalle associazioni culturali del X Municipio al Ministro della Cultura. L’obiettivo della missiva: tutelate l’immenso patrimonio storico culturale del territorio.

“Il X Municipio è un territorio molto vasto, lontano dal centro della città. Un territorio ricco di contraddizioni
e con tanti problemi mai portati a soluzione, che, in questo momento di emergenza sanitaria ed economica,
sono evidenziati portando al pettine tutti i nodi lasciati irrisolti.
Un fiore all’occhiello di questa comunità è la Cultura. L’arte, il teatro, la musica, il ballo dovrebbero farci
sentire liberi e spensierati, creare uno stato d’animo di tranquillità che adesso assolutamente non viviamo.
Il mondo della Cultura, comprensivo anche del settore cinematografico e teatrale, si è ritrovato a dover
interrompere la sua attività a causa della chiusura forzata dei luoghi di ritrovo e l’impossibilità di
proseguire lavorazioni ed eventi già in calendario.

La soluzione rappresentata dalla multimedialità, prospettata come ideale, ha il grande problema di non far vivere pienamente le emozioni che si sprigionano dal palco e che coinvolgono il pubblico in un abbraccio
artistico.
La cultura va portata alle persone, che così possono fruirne e diventare parte integrante di essa.
Senza cultura la società non si evolve. Per tale motivo, riteniamo necessario continuare ad offrire un
servizio pubblico ai cittadini residenti e non, che dimostri maturità e consapevolezza, volto all’ Accoglienza,
alla Cultura, ma sempre con la massima attenzione alla Salute Pubblica.

Una miriade di Associazioni Culturali sono riuscite negli anni ad offrire risposte ai bisogni dei cittadini.
Spesso da sole, senza aiuti pubblici, con spese sempre più alte e con il peso di una burocrazia sempre più
soffocante, sono riuscite a portare avanti la loro missione.
Questi “Volontari della Cultura” ora, a causa della lunga chiusura imposta dal Governo, rischiano di
scomparire.

Dall’inizio della pandemia, purtroppo, le nostre realtà sono state le prime a chiudere. Ciò vuol dire che
docenti (professionisti del settore), tecnici, coadiuvanti, personale di segreteria, si sono improvvisamente
trovati senza lavoro. Compagnie, attori, danzatori, cantanti, hanno perso la loro occasione di entrate
garantite perché inseriti nel cartellone della stagione già da tempo. Le mura che accolgono queste realtà
sono in affitto da privati. Parliamo di Teatri, Scuole di Danza, Cinema, Centri Culturali e Sedi di Associazioni del Settore. Questo significa che, al momento, è lasciato al libero arbitrio dei locatari la decisione se soprassedere, temporeggiare o premere la mano, affinché rientrino delle quote previste da regolare
contratto di affitto. Per non parlare delle utenze, telefono, luce, acqua, riscaldamento e via di seguito.

Coordinandoci, abbiamo dunque ragionato su come le Istituzioni possano venire incontro alle esigenze di
ciascuno. Qualsiasi soluzione fino ad oggi ipotizzata, come i prestiti a tasso zero, ad esempio, non sarebbe
giusta. E’ infatti per noi impossibile sommare altre rate, alle già pesanti uscite fisse che siamo costretti ad
elargire ogni mese. Non rientriamo nei requisiti dei bandi pubblici, perché calati su realtà più strutturate
con la conseguenza che i soldi andranno come sempre a chi è più tutelato.
Abbiamo deciso, quindi, di chiedere alle Istituzioni uno sforzo che andrebbe a garantire la sopravvivenzaallo stesso tempo sarebbe un chiaro segnale di riconoscimento del valore socio-culturale di queste realtà. Parliamo dei costi, di cui si dovrebbero fare carico le Istituzioni, che andrebbero a coprire solo ed esclusivamente le spese vive (non quindi il personale, i tecnici, la segreteria…) fino a fine anno e necessarie,
come detto, a dare un concreto aiuto per ridare speranza ed impedire di chiudere per sempre i battenti.

Le necessità del mondo della Cultura non si fermano a quelle anzidette e relative a spazi destinati alla
cultura in luoghi al chiuso. Dobbiamo assolutamente evidenziare anche tutte quelle attività organizzate nel
Territorio del X Municipio in spazi all’aperto dalle Associazioni Culturali impegnate nel terzo settore, tutte
accomunate dall’impegno volto ad organizzare iniziative che coinvolgano la cittadinanza, sostenendo le
spese necessarie, dall’OSP alla SIAE quando necessarie, pur non sostenute da sufficienti contributi pubblici
e/o privati, talvolta anche senza alcun contributo del tutto.

Consideriamo che stiamo entrando nel periodo estivo che comunemente coinvolge flussi di turisti alla
ricerca di relax, mare, attività fisica all’aperto e svago. Anche se si pensa che l’afflusso non sia così
rilevante, visto il timore suscitato dal possibile contagio del Covid-19, noi riteniamo che sia comunque
necessario prevedere e gestire con le opportune cautele l’arrivo di questo turismo estivo, anche perché rientrerebbe tra gli scenari possibili, che vanno tutti presi nella dovuta considerazione. Per questo motivo
abbiamo studiato e vorremmo proporre di mettere in rete l’Amministrazione Pubblica del Municipio X e
l’Associazionismo Artistico-Socio-Culturale in un programma “Open House” nelle zone storicamente più
affollate del nostro territorio. Queste aree potrebbero venir messe a disposizione del pubblico
attrezzandole con allestimenti pratici, facilmente rimovibili e/o posizionabili all’occorrenza, quali
palchi/pedane e sedie, opportunamente distanziate e numerate. Piazze e spazi aperti, anche in riva al
mare sono luoghi privilegiati per tali manifestazioni, che usualmente prevedono un afflusso di gente
rilevante. Nella fase di post emergenza Covid-19 sarà importante per il mondo della cultura disporre di
questo tipo di spazi attrezzati all’aperto, palcoscenici in cui potersi esibire in modalità coerenti con le
procedure di sicurezza e prevenzione predisposte dai decreti del governo.
Il distanziamento sociale, come ipotizzato anche in precedenza, si può applicare separando le sedute e
regolamentando il flusso di pubblico, in luoghi perimetrati in cui non si rischiano assembramenti e
aggregazioni pericolose sotto il profilo sanitario. A tal fine, tutte le Associazioni coinvolte si offrirebbero
nel garantire un adeguato controllo dei flussi alle aree interessate, aiutando i presenti ai corretti
comportamenti in situazioni di questo tipo.

Da quando sarà consentito dai decreti del Governo e delle Istituzioni Regionali e Comunali, per tutto il
periodo estivo residuale e fino alla fine di ottobre, uno scenario così da noi prospettato, con i palcoscenici
all’aperto, posti numerati e in piena sicurezza, potrebbe essere replicato dovunque sul nostro Territorio, in
linea anche con la filosofia dell’estate romana.
E’ evidente che tutto ciò sarebbe possibile solo con il supporto delle Istituzioni, alle quali chiederemmo di
mettere a disposizione i luoghi necessari, tutte le attrezzature idonee e funzionali al tipo di spettacolo,
compresi eventuali bagni pubblici, costantemente disinfettati per evitare il pericolo di contagio, pedane,
sedute per gli spettatori, allacci di corrente esenti da costi, esenzione OSP e SIAE, supporto all’opera delle
Associazioni nella sorveglianza affinché le norme sanitarie non siano disattese, oltre al necessario presidio
degli organi preposti al controllo dell’ordine pubblico.
In tal modo si potrebbero svolgere quelle che sarebbero le attività da noi previste: Video Proiezioni,
Teatro, Spettacoli di danza, Attività ludiche per Bambini, Attività motoria, Musica, Mostre di Arti Visive,
Presentazioni di Libri e Conferenze tematiche, Street Art… ecc.

Inoltre, in questa fase storica dalla durata non facilmente prevedibile, riteniamo che vadano incoraggiate
tutte le iniziative open air anche itineranti, dove noi proponiamo quelle definibili come passeggiate
performative, come il teatro trekking e urbano, ovviamente limitate, per i motivi legati ad esigenze di
sicurezza sanitaria e alla miglior fruibilità delle stesse, a gruppi di 50 – 60 spettatori, e disseminate nei luoghi
del nostro Territorio dal valore paesaggistico, storico antropologico, archeologico e culturale.
In tal modo questi percorsi itineranti valorizzerebbero i siti di interesse comune, rivolgendosi ad una platea
variegata di residenti e di turisti.

Infine, per il periodo estivo e per la presenza del Covid-19, alle Istituzioni chiederemmo di stanziare dei
fondi straordinari ad ulteriore supporto e valorizzazione di quella che è la vocazione turistica del litorale romano. Tali fondi andrebbero destinati a sostenere ulteriormente quella che abbiamo già indicato come esigenza e cioè la gestione coordinata dei flussi sia interni che esterni al X Municipio, consentendo così la
rinascita del tessuto sociale, culturale e turistico del nostro bellissimo Territorio”.

Roma, 13 maggio 2020

Firmatari:
ASS. TEATROINSTALLA
ARCADIA APS/SALA PAOLO POLI
ASS. TEATRANDO/TEATRO PEGASO
ASS. CULTURALE OPERA/TEATRO DAFNE
ESSENZA TEATRO APS
PICCOLO TEATRO DI ACILIA
ASSOCIAZIONE TDL
ASS. LA CIURMA
ASS. QUELLI CHE LA…. CULTURA
ASS. ARTS IN ENGLISH
ASD LOCOS LATINOS
ASS. ACADEMY OF VICTORIAN DANCE
ASS. CULTURALE CLEMENTE RIVA
ASS. CULTURALE DI RIEVOCAZIONE STORICA ROMANA CVLTVS DEORVM OSTIA ANTICA
ASS. PERCORSI UNICI
NUOVO C. D. Q. E ASS. CULTURALE REPUBBLICHE MARINARE
COMIT. TUTELA RISERVA DEL LITORALE ROMANO
ASS. DECIMO SOLIDALE
R/S AMICI DELLA CULTURA