Torre San Michele riapre al pubblico

Torre San Michele riapre al pubblico

E’ di nuovo possibile visitare Torre San Michele, uno dei gioielli del litorale romano

Il 22 maggio, alla presenta di Giuliana Di Pillo, Presidente del X Municipio, è stata riaperta al pubblico Torre San Michele, fortificazione del XVI Secolo voluta da Papa Pio V.
Terminati i lavori di messa in sicurezza finanziati dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, i volontari dell’Associazione Quattro Sassi, fondata nel 2015 con lo scopo di “creare un ponte tra cittadini, territorio ed istituzioni, rendendo i beni gestiti fruibili e accessibili a tutti” hanno dato via al progetto di riapertura e valorizzazione del monumento in una collaborazione che avrà la durata di un anno.

Il ciclo di eventi legato a Torre San Michele è così iniziato il 22 maggio con una giornata di visite guidate ed è proseguito il 29 maggio con il laboratorio “Costruiamo una bussola”, aperto anche ai bambini.
Il merito del rinnovato interesse delle istituzioni per questo monumento va però riconosciuto all’Associazione Tor San Michele Ostium che, grazie agli sforzi di Giovanni Mustazzolu e Sergio Leoni riuscì ad ottenere nel 2017 la riapertura del sito dopo decenni di abbandono, organizzando un evento che accolse ben tremila visitatori.

La storia di Torre San Michele

Con la sua imponente architettura, Torre San Michele fu edificata nel 1559 dietro progetto di Michelangelo Buonarroti e completata dopo la sua morte. Esempio di architettura militare, la torre rinascimentale a pianta ottagonale, alta 18 metri e con un perimetro di 96, rientrava in un piano difensivo pensato per la difesa del fiume e nei secoli ha svolto anche la funzione di faro, ovvero torre di avvistamento.

Due anni prima della sua costruzione, lo straripamento del Tevere causò un notevole cambiamento nel territorio con un avanzamento della costa, nei pressi del delta del fiume, di oltre un chilometro, il che rese inutile il sistema difensivo dell’epoca con la Rocca voluta da Giulio II ormai troppo distante dalle acque. Per questa ragione, ed in attesa della costruzione della Torre di San Michele, Tor Boacciana assunse temporaneamente il ruolo di presidio fortificato. Originariamente Torre di San Michele era circondata da un fosso con un sistema di ponti levatoi, mentre una delle sue più peculiari caratteristiche resta l’inclinazione della terrazza, che permetteva un più agevole scorrimento dei proiettili incendiari che venivano usati in caso di attacco.

Torre San Michele è stata più volte restaurata: nel 1930 sono state aggiunte delle finestre nelle mura esterne, che provocarono alcuni cedimenti strutturali e durante la II Guerra Mondiale fu usata come faro e torre di avvistamento dalle forze italo-tedesche prima e dagli alleati poi.
Nel 1892 la Torre entrò a far parte degli immobili di responsabilità della Soprintendenza Archeologica di Ostia Antica, per poi passare, nel 1994, sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Roma.