Stadio Giannattasio di Ostia: la Fidal paga troppo poco

Stadio Giannattasio di Ostia: la Fidal paga troppo poco

Secondo Andrea Bozzi e Svetlana Celli la Fidal per l’ex stadio Stella Polare paga 51,65 euro l’anno

Convenzione scaduta da quattro anni, canone annuo irrisorio, mancata manutenzione del verde: sono queste le accuse che Andrea Bozzi, capogruppo nel X Municipio di Ora e Un Sogno Comune, e Svetlana Celli, consigliere capitolino della lista civica Roma torna Roma, hanno fatto all’Amministrazione di Roma Capitale e dalla quale vogliono delle risposte.

La situazione dello stadio Giannattasio

In una conferenza stampa che si è tenuta ad Ostia venerdì 5 luglio scorso, i due consiglieri hanno spiegato qual è la situazione attuale dello stadio Giannattasio. Nonostante un canone annuale di 51,65 che la Fidal paga a Roma Capitale mentre ad alcune associazioni sportive che si allenano al Giannattasio viene anche fatta pagare l’acqua, qualche settimana fa è dovuto intervenire l’Ufficio Giardini del Comune per sistemare il verde all’interno dello stadio Giannattasio, quando l’onere della manutenzione del verde spetta al gestore. A settembre dello scorso anno il Dipartimento sport grazie ad un accordo quadro aveva stanziato 250.000 euro per la manutenzione del verde degli impianti chiusi ed abbandonati, inserendo anche gli impianti di atletica di Ostia e Caracalla che abbandonati non sono.
I due consiglieri chiederanno a Roma Capitale chiarezza sulla titolarità, la ridefinizione di un canone congruo di concessione, tariffe a terzi stabilite direttamente dall’Amministrazione e apertura alle associazioni del territorio.

Secondo Bozzi e Celli “la situazione degli impianti di atletica leggera, nel 2015, era stata al centro di una intervista, indignata, al Fatto Quotidiano dell’allora consigliere di opposizione Frongia, oggi assessore allo Sport. Cosa è stato fatto per porre rimedio a quanto lui stesso denunciava? Niente, anzi ulteriore aggravio per le casse comunali: su 163 impianti di proprietà comunale, 77 hanno la concessione scaduta e di queste ben 27 con la gestione Raggi. Solo 2 i bandi pubblicati negli ultimi tre anni (pochi giorni fa sono state pubblicate 5 pre-informazioni e manifestazioni di interesse, che in pratica sono solo promesse per eventuali prossimi interventi, da venire)”.
“Noi a differenza di quello che faceva l’allora opposizione” hanno concluso i due consiglieri “non facciamo la guerra agli attuali gestori, ma sottolineiamo l’inadempienza del Campidoglio”.