Parco della Madonnetta: la sua storia e il suo futuro

Parco della Madonnetta: la sua storia e il suo futuro

Come mai l’area versa in totale abbandono da anni? Ecco i progetti per la riqualificazione

La zona verde di circa ventuno ettari che si trova tra Via di Macchia Saponara e Via di Acilia è sede del Parco della Madonnetta, un’area di proprietà del Comune che, negli anni novanta, è stata data in concessione ad un privato per la realizzare di un Punto Verde Qualità.

Quella dei Punti Verde Qualità è un’iniziativa nata a cavallo tra la giunta Veltroni e la giunta Alemanno grazie alla quale alcune aeree di proprietà di Roma Capitale sono state lasciate, senza bando, in concessione a privati, i quali potevano avviarvi delle attività commerciali in cambio della manutenzione del verde. Nei confronti di queste società private, il Comune si impegnava a garantire il 95% degli importi per la realizzazione di impianti. Il progetto ha portato Roma Capitale a concedere fideiussioni per centinaia di migliaia di euro, con un conseguente debito che ancora pesa gravemente sulle casse dell’amministrazione capitolina.

La revoca della concessione

Il Punto Verde Qualità del Parco della Madonnetta, che prevedeva la realizzazione di due ristoranti e due bar, sei campi da tennis e palestre, due impianti coperti, uno skate park, piscine, campi da beach volley, calciotto e calcio a 5, in un centro sportivo abile ad accogliere anche le persone con disabilità, non è però mai stato concluso a causa dell’impossibilità del concessionario di onorare o tantomeno di rinegoziare il mutuo, il cui importo ammonta attualmente a 8,25 milioni di euro.
La concessione per la realizzazione del Punto Verde Qualità è stata così revocata nel 2015, anno in cui sono proliferate iniziative dei cittadini per salvare la zona e le strutture che erano state innalzate fino a quel momento e che sono state invece vandalizzate e date alle fiamme, come nel caso specifico della casetta di legno che ospitava la sede del Comitato Salviamo il Parco della Madonnetta, facendo dell’intera aerea un rifugio per i senzatetto.

I cittadini in difesa del parco

A febbraio del 2017 è stata consegnata all’Assemblea Capitolina una delibera ad iniziativa popolare con 12 mila firme in cui si chiedeva l’estinzione del debito da parte del Comune ed il rilascio di una concessione in comodato all’originario concessionario, ma fu bloccata a causa della mancanza del via libera tecnico da parte degli uffici capitolini competenti.
In seguito, il Consiglio Comunale ha approvato un ordine del giorno per la riacquisizione dell’area come patrimonio comunale da lasciare in custodia all’ex gestore.

16 proposte per salvare il parco della Madonnetta

Per un nefasto gioco del destino, a fine febbraio, l’Assessora al Patrimonio Valentina Vivarelli annunciava 16 nuove proposte di riqualificazione dell’area, proprio qualche giorno prima che il sedicenne Riccardo Pica, perdesse la vita a causa di un malore culminato in un arresto cardiaco mentre veniva inseguito da un clochard nel parco, una vicenda che ha profondamente scosso la comunità e su cui la Procura ha aperto un’indagine.

Al fine di impostare un progetto di riqualificazione il Comune aveva infatti deciso di lanciare una consultazione preliminare, un’iniziativa che è stata appunto accolta con 16 proposte che, secondo l’assessora Vivarelli, rappresentano un forte segnale di interesse e partecipazione.

“È stato avviato il tavolo tecnico interdipartimentale tra Dipartimento Patrimonio e Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica per l’esame dei progetti. Questo ci permetterà di chiudere l’iter procedurale e scegliere le progettualità migliori,“ ha dichiarato la Vivarelli.
A più di un mese dalla morte di Riccardo nulla è concretamente cambiato per l’area. Nel corso di un consiglio straordinario del X Municipio è stata approvata la necessità di intervenire con una bonifica dell’area e anche l’intenzione di intitolare il parco della Madonnetta alla memoria di Riccardo. Sulle date degli interventi però, ancora non si sa nulla.