Ostia: l’ospedale Grassi non sarà depotenziato

Ostia: l’ospedale Grassi non sarà depotenziato

La chiusura  dell’ambulatorio di Immunoallergologia è temporanea

Il direttore generale della Asl Roma 3 ha assicurato che la chiusura dell’ambulatorio di Immunoallergologia del reparto di Pediatria del Grassi è temporanea.

Le voci che da qualche giorno circolavano sulla chiusura dell’ambulatorio di Immunoallergologia del reparto di Pediatria dell’ospedale Grassi ad Ostia, sono state smentite dal direttore generale della Asl Roma 3 Vitaliano De Salazar che ha voluto rassicurare tutti i genitori dei bambini che utilizzano l’unico ospedale del X Municipio.

“La temporanea chiusura dell’ambulatorio di Immunoallergologia si è resa necessaria per una momentanea carenza di personale, situazione alla quale questa direzione ha già posto rimedio avviando le procedure di assunzione di nuovi infermieri e medici che verranno espletate e concluse entro un arco massimo di tempo di 90 giorni” ha così spiegato Vitaliano De Salazar che ha tenuto anche a precisare che, non appena saranno concluse le pratiche per assumere il nuovo personale, il servizio dell’ambulatorio di Immunoallergologia riprenderà regolarmente. Il direttore generale ha sottolineato anche che “l’imminente implementazione del servizio di Telemedicina che consente di assistere in remoto pazienti cronici, in particolare cardiopatici, seguiti in tempo reale anche attraverso la consulenza Heart team in affiancamento con il Policlinico Gemelli”.

Margherita Welyam vuole vederci chiaro

Nonostante le rassicurazioni che l’ambulatorio di Immunoallergologia pediatrica non chiuderà, in una dichiarazione su Facebook la consigliera municipale del PD, Margherita Welyam, ha comunicato che “ho già fatto richiesta per un incontro in Regione per chiedere ulteriori spiegazioni e per manifestare l’importanza che questo servizio rappresenta per il nostro territorio”.
Le rassicurazioni del direttore generale della Asl Roma 3 sono un’ottima notizia per tutti i cittadini del X Municipio e di Fiumicino perché il Grassi ha un bacino di utenza di almeno 300.000 persone e la chiusura anche di un laboratorio rappresenterebbe un grosso problema per gli abitanti di questa parte di Roma e del confinante comune.