Nuova vita per via Ferrari ad Acilia: ci pensa il Team Noi

Nuova vita per via Ferrari ad Acilia: ci pensa il Team Noi

Spesso chiamata la via del degrado, Via G.B. Ferrari è entrata nell’albo delle vie dimenticate del quartiere, ma qualcosa sta per cambiare

Ricordate la via fantasma di Acilia Sud, Via G.B. Ferrari? Ne abbiamo parlato nel mese di novembre proprio su queste pagine denunciandone lo stato di abbandono in un punto molto frequentato del quartiere. La via si trova infatti a lato delle Poste e costituisce parte integrante – ma esterna – di un condominio che si affaccia sia su Via di Macchia Saponara che su Via G.B. Ferrari. La strada è priva di numeri civici, non è percorsa dai veicoli poiché chiusa da una scalinata che conduce al parcheggio della posta e viene utilizzata solo dai pedoni che abitano nelle vie interne; si tratta di un posto degradato e dimenticato dagli enti che dovrebbero farsene carico. Tra sterpaglie, canneti, fiamme estive, episodi di tossicodipendenza ripetuti e tentativi di scippo, i condòmini che affacciano sulla via sono da anni testimoni di questa terra di nessuno.

Ma c’è qualcosa che sta cambiando: un gruppo di artisti ha deciso di occuparsene e restituire dignità a quel luogo di passaggio. Facciamo un passo indietro: da circa vent’anni, nel nostro quartiere opera un collettivo di artisti che da tempo si occupa di riqualificare alcune aree del quartiere (serrande, pareti e persino la biblioteca Sandro Onofri, cui gli artisti hanno dedicato un murales che affronta temi di uguaglianza e società). Si tratta del Team Noi, di cui si saranno di sicuro viste le opere in giro per la zona, che da poco tempo hanno deciso di istituzionalizzarsi prendendo in affitto un negozio al Centro Commerciale Le Colonne, in cui ricevono i clienti della zona e non, che sono intenzionati a farsi affrescare la propria superficie.

Artisti all’opera per trasformare via Ferrari

Ed è qui che torniamo al presente: per festeggiare l’anniversario del primo anno di affitto del negozio, i ragazzi del Team Noi hanno deciso di pulire Via G.B. Ferrari e convocare artisti della scena nazionale ed internazionale che svolgono lo stesso mestiere per dipingere il muro abbandonato ridonandogli nuova vita. “Hanno scelto come sede il muro di casa nostra” afferma il vice-amministratore di condominio Vincenzo Galvani, “Il condominio ha dato assenso e il Team Noi in cambio ha offerto la bonifica dell’area”. Una buona notizia, sembrerebbe, dato che il vice-amministratore in passato ha fatto diversi esposti alle autorità per salvare l’area dal degrado e dall’abbandono, ma, come abbiamo scritto qualche mese fa, mai nulla è stato fatto e infatti “Sono state disattese tutte le promesse”, spiega Vincenzo Galvani.

La differenza tra le richieste del vice-amministratore e la proposta di intervento del Team Noi nella risoluzione di questa vicenda è che si tratta di un’iniziativa privata: “Il Team Noi si è preso in carico di pulire l’area due volte all’anno con l’ausilio dell’AMA in seguito ad un incontro in Municipio con la Commissione Ambiente e così hanno ottenuto l’approvazione congiuntamente al via da parte dei condòmini che hanno firmato una lettera in quanto proprietari del pezzo di muro che dà sulla via. In cambio, il Team Noi si occuperà di affrescare la lunga parete in modo da valorizzare l’area, esentando il condominio dal sostenere spese. Purtroppo” continua Galvani “la differenza la fa la libera iniziativa privata: le puliture del comune sono parziali e alla buona, quindi l’iniziativa privata è gradita. Noi gli abbiamo fatto firmare un contratto attraverso cui si impegnano a non ledere la reputazione del condominio realizzando opere che siano ispirate da un senso democratico”.

Team Noi: un forte legame con questo territorio

Così siamo andati a trovare il Team Noi, parecchio conosciuto in zona e anche all’estero, per capire meglio cosa hanno in mente: parlando con Mauro Terentino, front man del collettivo, abbiamo capito il grande legame che il gruppo ha con il nostro territorio: “Prima di questo Street Art Lab ne avevamo uno a Roma Nord, ma al di là delle questioni di sostenibilità economica volevamo tornare nel quartiere dove siamo nati e così abbiamo preso uno studio praticamente sotto casa. Dopo un anno volevamo festeggiare, così ci siamo messi d’accordo con il condominio che affaccia sulla via e abbiamo stabilito che a settembre inizieremo i lavori di Street Art, un vero e proprio omaggio al quartiere”.

Secondo gli accordi presi con il Municipio e con il condominio, la bonifica avverrà due volte l’anno (marzo e settembre) e l’evento di pittura di strada avverrà ogni anno rinnovando il muro con un nuovo tema: “Il tema di quest’anno sarà ‘Preistoria e Tecnologia Futuristica’ e verranno 15 artisti affermati a livello locale e nazionale a realizzarlo, di cui due special guest internazionali di cui ancora non voglio svelare il nome” afferma Terentino, il quale precisa che alla Jam (l’evento in gergo, ndr) prenderà parte anche il fotografo Valentino Bonacquisti, molto noto nella scena fotografica di strada.

A proposito del tema, quando si chiede a Terentino cosa s’intende per “preistoria con tecnologia futuristica” lui risponde: “Una fusione tra stile d’abbigliamento ottocentesco e tecnologia futuristica. Presente lo Steampunk? Ecco è proprio quello: una contaminazione paradossale”. Basta andare su Google per capire meglio e aumentare l’aspettativa: lo steampunk è un filone della narrativa fantastica che introduce una tecnologia anacronistica all’interno di un’ambientazione storica: un mondo anacronistico, cronologicamente posizionato nell’epoca vittoriana, in cui tecnologia e strumentazioni vengono azionate dalla forza motrice del vapore (steam in inglese) e dove l’energia elettrica torna a essere un elemento narrativo capace di ogni progresso e meraviglia. Tutto questo in un murales a lato delle Poste, in via Ferrari da sempre allo stato di abbandono. “All’inizio volevamo creare una sorta di Wall of Fame, poi abbiamo pensato di rinnovare il muro ogni anno”. Sembra un sogno, ma è tutto vero: “La data indicativa della Jam è a inizio settembre, ma ancora dobbiamo ufficializzare, ne daremo annuncio sulle nostre piattaforme appena sarà tutto confermato”

Il lavoro è lungo e faticoso: ottenere i permessi, interloquire con il Municipio e abituare i cittadini che la Street Art è arte non è roba da poco e presto ne vedremo i frutti. Mauro Terentino ha cominciato la sua attività di Street Artist retribuito nel 2005 iniziando con due serrande del quartiere e “di lì in poi abbiamo vissuto di passaparola”, spiega il Team Noi: “eravamo tutti amici e se a uno di questi capitava di aprire un locale o un’associazione culturale poteva contare su di noi. In questi lunghi anni di attività siamo arrivati fino a Faro, Stoccolma, Lisbona, Cannes e Campione d’Italia con vitto, alloggio e viaggio pagati dai committenti affinché in zone diverse a Roma realizzassimo i nostri murales”. D’altronde, di questi tempi i social aiutano: il passaparola gira anche lì e attraverso le varie piattaforme si organizzano incontri e trasferte in onore del colore.

E a proposito di colore, Mauro Terentino ci tiene a precisarlo: “Non chiedo di colorare tutto il quartiere, ma di mettere un sorriso in quello che faccio. In quello che faccio c’è il sociale. Spero che il disagio che provoca la via si estingua, ma bisogna vedere: dipende dai cittadini”.