La piscina del Dopolavoro Atac Cotral vittima dell’erosione

La piscina del Dopolavoro Atac Cotral vittima dell’erosione

Mare agitato e vento forte: crollata la piscina del Dopolavoro Atac Cotral

L’erosione continua ad essere un grave problema ed a fare seri danni sul litorale romano. Una mareggiata, abbattutasi sulla costa a maggio, ha infatti reclamato un’altra “vittima”, distruggendo un tratto del lungomare Amerigo Vespucci ad Ostia e facendo crollare in mare una parte della piscina dello stabilimento del Dopolavoro Atac Cotral, costruita negli anni Sessanta.

A pochi giorni dall’inizio della stagione balneare, i gestori dello stabilimento si sono così trovati a dover far fronte a danni per un valore stimato di circa 50 mila euro per la sola piscina vittima dell’erosione, che minaccia anche altri lidi come il Venezia, lo Sporting Beach e la Pinetina-Nuova Pineta che già nel 2019 aveva subito ingenti danni a causa del mare che aveva portato via gran parte del bar-ristorante e delle cabine.

Pannelli per contrastare l’erosione

Proprio di recente la Regione Lazio ha approvato un piano per la protezione del Lido di Ostia che consisterebbe nella realizzazione di due pannelli parzialmente sommersi, che dovrebbero essere posizionati tra lo stabilimento Pinetina ed il Gambrinus, che è stato però criticato dalla dottoressa Ilaria Falconi, consigliera nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.
Secondo la dottoressa, quella dei pannelli non sarebbe infatti una soluzione definitiva, ma un palliativo già usato in passato, che oltre ad essere particolarmente dispendioso, non risolverebbe il problema, ma potrebbe addirittura innescare ulteriori problemi di erosione. Secondo l’esperta, il lungo litorale del Lazio, con le foci fluviali tra Fiumicino e Ostia, è a rischio continuo di erosione, un dato che desta preoccupazione e che vede ogni inverno le spiagge laziali perdere terreno in favore del mare.

Opere come i pannelli, non avrebbero solo efficacia limitata, come già dimostrato in passato, ma potrebbero persino esacerbare il problema dell’erosione con effetti negativi sull’ambiente sommerso ed emerso, causati dal cambiamento delle correnti che si formerebbero intorno ai pannelli e che costituirebbero anche un potenziale rischio per i bagnanti. Se poi tali pannelli fossero ipoteticamente realizzati vicino alla spiaggia di Capocotta, alla Tenuta Presidenziale di Castelporziano e nell’Area Marina Protetta Secche di Tor Paterno, si potrebbero riscontrare anche effetti collaterali sull’ecosistema dunale.
La Società Italiana di Geologia Ambientale, con l’organizzazione di webinar e di una tavola rotonda con la partecipazione di Enti competenti, associazioni locali di categoria, rappresentanti degli ordini professionali, associazioni ambientali, al fine di promuovere iniziative di tutela e valorizzazione del territorio, si è dimostrata molto sensibile al tema ed è intenzionata a proporre soluzioni sostenibili e definitive nella gestione delle zone costiere.