Guerra agli zozzoni, si apre un nuovo capitolo

Guerra agli zozzoni, si apre un nuovo capitolo

Quando educazione e senso civico scarseggiano è necessario mettere in atto misure preventive per scoraggiare o punire i trasgressori

La “guerra anti-zozzoni” dichiarata già da tempo dalla Sindaca Raggi alle persone che illegalmente abbandonano i rifiuti in strada va avanti e si arricchisce di nuovi importanti particolari.
Nel marzo scorso la Sindaca aveva annunciato l’installazione di 50 telecamere in punti strategici della città per “riprendere e multare chi abbandona i rifiuti per strada”. In un post da migliaia di like la prima cittadina invitava tutti noi a inviare segnalazioni e annunciava anche l’intenzione di creare una “task force anti-zozzoni”.
La multa al primo incivile, un tassista di 52 anni pizzicato ad abbandonare nel centro storico porte, vetri e vernici, era stata annunciata in pompa magna a conferma che il nuovo sistema di video sorveglianza era stata una buona idea.

Arriviamo quindi a maggio. Come rivelato da un articolo apparso su “La Repubblica”, delle telecamere installate per l’abbandono illecito dei rifiuti solo due risultavano in funzione. In base a quanto dichiarato dai vigili urbani, dopo il primo mese si sono verificati problemi vari: la sim delle telecamere di avvale di una connessione internet che salta in caso di maltempo, c’è stato un cambio di gestore, sono state incontrate difficoltà logistiche nello scandagliare giorni interi di riprese.
A fronte dei 500mila euro spesi dall’amministrazione capitolina per l’installazione delle telecamere sono state elevate circa una ventina di multe con tale sistema.

Ma a fine maggio la lotta agli zozzoni ha fatto un ulteriore passo avanti. Una delibera approvata dall’aula capitolina prevede di assegnare ai vigili del Pics (nucleo della Polizia Locale dedicato all’ambiente) adeguate risorse umane e tecnologiche per “contrastare il deprecabile fenomeno della migrazione dei rifiuti”.

Per Roma non è solo un problema di civiltà, ma anche economico: nel 2018 il ritiro dei rifiuti in luoghi dove non ci sono cassonetti è costato all’amministrazione capitolina circa 3 milioni di euro. Le multe elevate dai vigili, anche in base alle segnalazioni ricevute dai cittadini, sono state 1.600 in 9 mesi. Al Pics spetterà anche il compito di controllare la famose telecamere (nella speranza che funzionino).

Nel X Municipio, in cui il fenomeno dei rifiuti migranti è tristemente noto, sono state elevate 45 multe dall’inizio dell’anno. Le persone che hanno abbandonato rifiuti, talvolta lanciandoli dalle auto, sono state individuate grazie agli appostamenti effettuati dai Carabinieri del gruppo Forestale di Ostia. Ricordiamo che per l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti le sanzioni amministrative vanno dai 300 ai 3mila euro.