Ficana: un viaggio nel passato di Acilia

Ficana: un viaggio nel passato di Acilia

Una mostra per raccontare le origini di Acilia

Sabato 8 e domenica 9 giugno, presso l’Istituto Magellano di Via Andrea da Garessio 109 a San Francesco, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30, sarà presentato un progetto denominato “Ficana: scopriamo un’antica città”. Il progetto, nato due anni e che fu accolto con entusiasmo dalla dirigente scolastica dell’Istituto Verne-Magellano, la professoressa Patrizia Sciarma, rappresenta la conclusione di un percorso, realizzato grazie a fondi dell’Unione Europea e con il patrocinio del X Municipio, concretizzato dalla collaborazione tra il Comitato di Quartiere Acilia Centro Sud e Monti di San Paolo, l’Istituto superiore Verne-Magellano, capofila del progetto, l’Istituto comprensivo Carotenuto e il Liceo classico Anco Marzio. Non uno tra i tanti progetti integrati del programma didattico, ma un vero e proprio connubio tra il X Municipio, l’associazionismo di quartiere e gli studenti delle scuole di vari gradi, coordinati per otto mesi dalla professoressa Romina Impera.

La storia di Ficana

Ficana è una delle città antiche latine ricordate da Plinio il Vecchio, lo scrittore latino vissuto nel I secolo d.C., come non più in vita ai suoi tempi, nella lista delle cinquantatré città che “scomparvero senza lasciare traccia”. La città si trovava all’XI miglio della via Ostiensis e questa indicazione permette di collocare la città sulle alture di Dragoncello-Monti di San Paolo che rappresentavano la più avanzata delle colline costiere che dominavano il Tevere. Recenti indagini topografiche e archeologiche hanno permesso di spostare la collocazione dell’insediamento sul pianoro di Monte Cugno, poco più a monte nella valle del Tevere. Sul Monte Cugno sono state ritrovati resti di una notevole quantità di ceramica di tipo protovillanoviano (XI-X sec a.C.), ma la vera e propria urbanizzazione di Ficana inizio solo nell’VIII secolo a.C. La necropoli di Ficana, invece, era posta sul vicino pianoro dei Monti di San Paolo. Le tombe, datate al VII secolo a.C., erano del tipo a fossa ed avevano lo stesso schema di altri cimiteri latini nella loro organizzazione e disposizione del morto, degli effetti personali e del corredo.
La posizione di Ficana, nei pressi del Tevere e del suo estuario, era notevolmente importante dal punto di vista strategico e commerciale perché oltre a trovarsi sulla via tra Roma ed il mare era anche nella direttrice che collegava l’Etruria meridionale con gli altri inportanti centri latini di Satricum, Ardea, Lavinium e Castel di Decima.

Gli studenti che hanno partecipato al progetto hanno realizzato i lavori tramite supporti informatici e laboratori di ceramica. Durante i giorni della mostra ad ingresso libero accoglieranno i visitatori per illustrare e raccontare le origini di Acilia, aiutati dagli insegnanti e dal tutor formativo scientifico Michele Mattei.