Emergenza adozioni per i cani di Villa Andreina

Emergenza adozioni per i cani di Villa Andreina

Molti cani anziani dovranno essere trasferiti in altri canili. Cosa sta accadendo ce lo spiega Lucia Badagliocco, volontaria di uno dei nuovi rifugi

Ne abbiamo scritto per molti anni e ora la sua avventura è giunta al termine: Il canile privato Villa Andreina, ad Acilia, ha chiuso la convenzione con il Comune di Roma. Su queste pagine, sia nella versione cartacea che in quella online, di mese in mese si sono susseguite le rubriche delle Adozioni del Cuore, caratterizzate dalla presenza costante di un numero di telefono di informazioni, quello di Marcella Iacolella, pronto per essere chiamato in caso i lettori volessero prendere un cucciolo.

La call to action di Pelonzi

A causa della chiusura, durante il mese di ottobre si è parlato a lungo di “emergenza adozione”, soprattutto per i cani anziani che hanno passato una vita in gabbia negli anni precedenti il loro arrivo a Villa Andreina. Torna subito alla memoria lo spettro del Parrelli, il canile lager rimasto nella storia e sequestrato diversi anni fa. Un intervento politico sul tema, lo ha fatto il capogruppo Pd capitolino Giulio Pelonzi, il quale si è detto intenzionato a unirsi “al coro delle associazioni animaliste che da anni si prendono cura dei cani all’interno dei canili comunali e privati convenzionati di Roma”, dichiarando la necessità di ricollocare questi cani in strutture adeguate che provvedano al loro mantenimento e alla loro adozione quanto prima possibile.

L’impegno dei volontari

Nel sistema di adozioni è fondamentale l’impegno dei volontari, tra questi Lucia Badagliacco, che lavora per Cucciolissimi Onlus e collabora con il Rifugio San Francesco, che ospita alcuni dei cani di Villa Andreina sulla Via del Mare, precisamente all’altezza tra Acilia e Casal Bernocchi, vicino al Tiber Golf.
A lei abbiamo chiesto come è la situazione…
“Si tratta di un rifugio privato con cui collaboro ultimamente, anche se questa realtà è attiva dal 1982… è un posto molto tranquillo, composto da un grande spazio in cui i cani vivono in branco e passano poco tempo nei box, vivono liberi insomma.

In cosa si differenzia da Villa Andreina?

Rispetto a Villa Andreina lo spazio a disposizione è minore, ma di poco. Il punto fondamentale è che il rifugio è composta non solo da volontari ma anche da esperti ed educatori che svolgono un lavoro ad hoc su ogni cane. Molti di loro, come sapete, vengono da un passato difficile, non hanno mai sentito il calore di una famiglia, alcuni sono stati picchiati, dunque c’è anche uno sforzo per migliorare lo stato psicologico dell’animale, grazie agli esperti. Come Cucciolissimi Onlus, invece, abbiamo molti progetti per il presente e per il futuro, ad esempio collaboriamo con alcune associazioni del Sud Italia per percorsi di reinserimento delle creature in contesti familiari diversi, anche geograficamente!

Il capogruppo PD capitolino Pelonzi, che si è molto prodigato al fine di ricollocare i cani, ha detto: “Chiedo che questi animali, provenienti dal canile privato Villa Andreina, e che di gabbia ne hanno avuta abbastanza, vengano ospitati in strutture site in città, accessibili ai volontari di tutte le associazioni e facilmente raggiungibili dai cittadini che li vorranno adottare”. Sentite di poter soddisfare il desiderio del rappresentante?

Diciamo che la preoccupazione maggiore sta nella raggiungibilità del luogo, visto che molto spesso impedisce proprio l’adottabilità del cane. Chiusa la collaborazione con il comune di Roma, i cani sono stati collocati presso le varie strutture sia comunali sia private, tra cui una che si trova a Palombara Sabina. Questa struttura in particolare è molto difficile da raggiungere, soprattutto ora che si va in contro al brutto tempo, perché lì ad esempio nevica. Le strutture si occupano sia delle adozioni, sia delle varie fasi dell’inserimento del cane e sia dei corsi, dunque facilitarne il raggiungimento è necessario. In questo caso per la zona di Roma Sud, il rifugio san Francesco è invece molto raggiungibile, al più 40 minuti dalla zona più lontana di Roma.

Cosa ti spinge a fare del volontariato per queste creature indifese?

Come volontaria non vengo retribuita, questo è ovvio. Credo che tutto sia iniziato quando cinque anni fa il mio cane anziano di 12 anni era rimasto senza compagna, una cagnolina di 13 che è morta prima di lui. Un giorno, passeggiando, ho trovato un cucciolino abbandonato e l’ho portato a casa nella speranza che potesse far compagnia al mio cane rimasto solo, ma non andava bene a causa della differenza di età. Il mio cucciolino è andato a vivere da un’amica e io sono arrivata a Villa Andreina.

È un’attività che non lascia mai solo il padrone…

Assolutamente, le nostre associazioni seguono sia il pre che il post adozione: vaccini, educazioni, aiuti di diverso genere che possono nascere durante la vita del cane, seguendolo in tutte le fasi dell’adozione, anche economicamente se non c’è questa possibilità dalla famiglia ospitante.