Coronavirus: il settore ittico del litorale non si ferma

Coronavirus: il settore ittico del litorale non si ferma

Anche il settore ittico ha rallentato, ma senza fermarsi: cresce il consumo di pesce fresco anche grazie al calo dei prezzi

Il settore ittico ha subito una brusca frenata in seguito alla crisi provocata dal Covid-19, ma pescatori, dettaglianti e aziende impegnate nella distribuzione non hanno bloccato il lavoro. Gli italiani superati i primi giorni di restrizioni alle scorte di scatolette, sono infatti tornati a preferire il pesce fresco anche grazie al calo dei prezzi.

Malgrado le difficoltà i pescatori del litorale romano non si fermano. Riducono le uscite in mare e come i dettaglianti tentano la carta della digitalizzazione, tramite vendite online su siti internet e pagine social.

Gli italiani continuano a preferire il pesce fresco

“Pescatori, venditori al dettaglio e aziende impegnate nella grande distribuzione operative al 30 per cento: il settore ittico rallenta ma incassa il colpo dell’emergenza coronavirus scongiurando la paralisi. Volano della ripresa del settore potrebbe rivelarsi proprio la dieta mediterranea agevolata da un brusco calo del prezzo del prodotto”. E’ quanto afferma Daniele Attili, Direttore Commerciale della 4th Cliff Lobster Italia srl Azienda leader nel settore ittico da oltre 30 anni e con sede a Roma (Ostia).

Anche la pesca dunque, uno dei settori produttivi su cui si basa una buona fetta dell’economia del litorale romano, sta accusando il colpo dell’emergenza coronavirus. Ma anche in questo caso i nuovi strumenti di comunicazione sembrano dare una mano. In particolare la possibilità, riconosciuta dalle restrizioni, di continuare a lavorare ha trasformato quello che poteva essere un disastroso tracollo in una frenata dolorosa ma gestibile almeno dai più solidi ed esperti.

I pescatori hanno ridotto le uscite e rispettano le misure di sicurezza

Molti pescatori del litorale romano in particolare hanno ridotto le uscite a 3 settimanali, evitano contatti con i clienti e utilizzano guanti e mascherine. C’è poi il calo del prezzo del pescato che si sta rivelando una sorpresa per molti consumatori, che sono così tornati a preferire il prodotto fresco allo scatolame. Soluzione valida anche per la salute se si considera l’apporto vitaminico garantito da questo tipo di alimentazione.