Cambio alla direzione del Parco Archeologico di Ostia Antica: Mariarosaria Barbera in pensione

Cambio alla direzione del Parco Archeologico di Ostia Antica: Mariarosaria Barbera in pensione

Saluti e ringraziamenti da parte dei vertici del X Municipio a Mariarosaria Barbera

Questa mattina, martedì 9 giugno, nell’Aula Consigliare Massimo di Somma, il X Municipio ha
voluto salutare ufficialmente Mariarosaria Barbera, prossima al collocamento a risposo, dopo una
carriera generosamente spesa per i beni culturali. Direttrice del Parco Archeologico di Ostia Antica
dal 2017, ha ricevuto dalle mani della Presidente Giuliana Di Pillo una targa a ringraziamento del
lavoro svolto.

Non sono mancati momenti di contenuta commozione, ma la cerimonia ha avuto come fulcro i
ringraziamenti reciproci “Nessun lavoro può essere svolto nel migliore dei modi, se non c’è alla
base un grande lavoro di squadra” che la dottoressa Barbera ha con orgoglio riconosciuto alle sue
collaboratrici, Claudia Tempesta e Marina Lo Blundo, di cui ha fortemente voluto la presenza per
condividere con loro questo importante momento, facendone speciale menzione.

Dopo l’introduzione da parte della Presidente, l’assessore al Turismo Damiano Pichi, dal tavolo della
presidenza, ha voluto ricordare che in questi tre anni, grazie al lavoro della dottoressa Barbera, è
stato possibile “esportare“ Ostia antica fuori dal nostro territorio e farla conoscere, finalmente si è
potuto parlare di turismo grazie a questa sinergia. Gli assessori Silvana Denicolò e Alessandro
Ieva hanno sottolineato ancora, quanto sia stato importante il lavoro svolto in innumerevoli
occasioni per il nostro magnifico territorio, in un gran lavoro di squadra.

Claudio Bollini invece, assessore ai lavori pubblici, ha ricordato l’importante progetto di portare il
mezzo pubblico fino al sito archeologico. Ha poi concluso la Presidente della Consiglio municipale, Catia Guerreschi, augurando “buona vita” alla Direttrice uscente.

L’opera della dottoressa Barbera continuerà a dare i suoi frutti “il lavoro non può essere fine a se
stesso, ma deve essere base proficua per un futuro ancora più costruttivo”.