A Ostia Antica il Festival della Vagina Felice

A Ostia Antica il Festival della Vagina Felice

Workshop discussioni e performance alla seconda edizione del Festival della Vagina Felice

I monologhi della vagina debuttarono nel 1996 con la loro autrice, Eve Ensler a Broadway e fortunatamente, da allora, l’attenzione a un rapporto intimo con l’organo sessuale femminile non si è fermata. Il Festival della Vagina Felice si terrà ad Ostia Antica, in questo weekend (28 e 29 agosto), un fitto programma artistico, di workshop e discussioni, terrà impegnate e impegnati quanti vorranno avvicinarsi a capire come una vagina possa essere “felice”. Senza trascurare momenti delicati nella vita di una donna come la menopausa o problemi devastanti come l’endometriosi. Il “Festival della Vagina felice”, che avrà luogo a via della Macchiarella, 17, si ripropone di essere “una festa allegra e colorata per celebrare le gioie della vagina, per giocare con il sesso e imparare a riderne, diffondere le conoscenze necessarie per goderne e parlarne senza doverci nascondere o vergognare”, per la seconda volta.

Durante l’edizione dello scorso anno, che si era svolta in un luogo “aperto e inclusivo per tutte le generazioni e i generi”, come si legge sulla presentazione della corrente edizione, ci si era potuti confrontare, parlare ad alta voce di sessualità, “chiedere e scambiare informazioni senza paura del giudizio altrui”, condividendo un a “tempo liberato che ha gettato le basi per un nuovo modo di narrare il sesso e l’erotismo”. L’iniziativa anche quest’anno non ha ricevuto fondi, ma si è avvalsa della sinergia di numerosi gruppi e associazioni, anche grazie all’incontro fatto nel 2020. Questo si evince dalla lettura del programma, che prevede moltissimi laboratori alla riscoperta della propria percezione, che verranno coadiuvati anche da veri e propri momenti in cui il corpo sarà messo al centro, ad esempio con l’esperienza dell’Hatha Yoga, della danza o del pilates. Numerosi anche gli interventi teatrali, sia attraverso l’esperienza del teatro dell’oppresso, con lo spettacolo “Diversive – Diverse e sovversive” a cura di Parteciparte, sia con gli spettacoli più “tradizionali” di artiste di strada (Donatella Morabito) o dj set e concerti.

Per le persone più curiose, il festival propone performance e laboratori sulla riscossa dei desideri e il bondage, ma sarà possibile anche ricevere suggestioni da parte di educatrici sessuali, come Giulia Manno con il suo “Slowsex”, una suggestione alla riscoperta del piacere. Infine, per tutti i due giorni del festival, sarà possibile ammirare le opere d’arte di Gioia Raparelli, passeggiare tra le bancarelle informative, artigiane, di libri, sex toys o body art e molto altro ancora.
Per scoprire il programma completo, le informazioni sono disponibili alla pagina fb del Festival della Vagina Felice e per prenotarsi è necessario scrivere una mail a info@vaginafelice.it.