Slitta il piano vaccinale anti Covid per gli over 80

Slitta il piano vaccinale anti Covid per gli over 80

Piano vaccinale anti Covid: slitta di una settimana la campagna over 80 nella Regione Lazio

Il calendario del piano vaccinale anti Covid registra il suo primo ritardo nella tabella di marcia. Le prenotazioni per gli over 80, in un primo momento previste dal 25 gennaio, saranno attivate dal 1 febbraio per iniziare le somministrazioni dall’ 8 febbraio.

Ritardi nella produzione e nella consegna dei vaccini anti Covid

Lo slittamento è dovuto ai ritardi nella consegna delle dosi dei vaccini. “Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti – ha scritto il Premier Giuseppe Conte sulle sue pagine social -.  Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi europei delle dosi di vaccino già programmate e questo sta penalizzando proprio i Paesi che, come l’Italia, stanno correndo più velocemente: le Regioni italiane sono costrette a rallentare le nuove somministrazioni per assicurare il richiamo alle persone già vaccinate“.Preoccupanti anche le notizie arrivate da AstraZeneca. “Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre – ha spiegato Conte – significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni”.

Il piano vaccinale anti Covid approvato dal Parlamento e ratificato nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni è stato elaborato in base agli impegni contrattuali assunti e sottoscritti dalle aziende farmaceutiche con l’UE. La riduzione della capacità produttiva ed i conseguenti rallentamenti nelle consegne dei vaccini secondo il Premier Conte rappresentano una violazione degli impegni contrattuali e comportano danni ai Paesi Europei, come l’Italia, perchè hanno ricadute sulla salute dei cittadini e rallentano la ripartenza.

Il Governo ha annunciato l’intenzione di ricorrere a strumenti e iniziative legali per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali assunti dalle aziende farmaceutiche, nel frattempo però dobbiamo fare i conti con il ritardo di consegna.

Piano vaccinale anti Covid: nel Lazio priorità ai richiami

Nel Lazio la conseguenza è stata la sospensione della somministrazione della prima dose, annunciata lo scorso 21 gennaio, per concentrarsi solo sui richiami e metterli in sicurezza. “Auspichiamo che non vi siano ulteriori rallentamenti nelle consegne, per noi è importante la copertura degli over 80”, ha affermato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. I vaccinati nel lazio sono stati 125mila e la maggior parte sta ricevendo il richiamo in questi giorni o lo riceverà nei prossimi.

Over 80, ecco come prenotare il vaccino anti Covid

Gli over 8o possono prenotare la vaccinazione anti Covid sul sito SaluteLazio.it (PrenotaVaccinoCovid) con il solo codice fiscale oppure recandosi dal proprio medico di famiglia. Per ricevere il vaccino spiega in una nota l’Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio, “si potrà scegliere uno dei 100 punti di somministrazione diffusi sul territorio regionale, con la prima fascia oraria disponibile ed in automatico con la prima prenotazione del vaccino si prenota anche la seconda, sempre nel medesimo punto di somministrazione”.

E’ sconsigliato recarsi presso i punti vaccinali senza la prenotazione.

Nel caso ci si rivolga al proprio medico di base, sarà lui a gestire direttamente la prenotazione e la somministrazione avverrà presso lo studio del medico o studi aggregati. Un grande numero di medici di medicina generale ha già aderito alla campagna vaccinale.

Influenza in calo nel Lazio

In pochi hanno contratto l’influenza. L’incidenza dell’influenza stagionale nel territorio della Regione Lazio è praticamente assente. In base ai monitoraggi INFLUNET (Istituto Superiore Sanità), l’incidenza è inferiore alla media nazionale ed è la più bassa mai registrata da quando vengono effettuati i monitoraggi. La spiegazione di questo risultato va ricercata nell’utilizzo delle mascherine e nella copertura vaccinale a cui molti sono ricorsi. Ricordiamo però che lo scorso anno il picco influenzale è stato registrato a febbraio, dato che potrebbe spiengere chi non lo ha fatto a sottoporsi al vaccino antinfluenzale anche in questi giorni.